Ciao a tutte, questo è un messaggio per tutte voi ma in particolare per le mie ostetriche Sara e Sara.
E’ da tanto tempo che volevo scrivervi per ringraziarvi per tutto quello che avete fatto per me e per la mia famiglia. In questi mesi ho ripensato tanto ai miei ultimi mesi di gravidanza, al mio parto e al puerperio. Siete state dei veri e propri angeli custodi, sensibli, sagge e generose. Auguro a tutte le donne di avere l’opportunità di avere un parto e un puerperio sereni come li ho avuti io, non dimenticherò mai la tranquillità del mio piccolo una volta venuto al mondo…Rocco è davvero nato nella dolcezza e nell’amore, e questo è successo grazie alla vostra presenza, a voi che avete custodito la sua nascita senza interferire ma solamente proteggendoci. Mi sono sentita sempre rispettata, protetta e al sicuro con voi, ho potuto non solo regalare a mio figlio una nascita pacifica ma anche regalare a me stessa tanta forza e autostima. Perchè certo durante il parto si soffre, tanto, tantissimo, ma si trova anche la forza per superare il dolore e alla fine provare una gioia immensa e ci si sente come delle leonesse! Putroppo la vostra figura è poco conosciuta e valorizzata e questo è un grave torto che si fa soprattutto alle donne. Il fatto che farsi seguire da un ginecologo sia una prassi è il frutto di quella mentalità comune che vede la gravidanza come una malattia e non come periodo di potenza ed espasione di una donna. Le poche volte che ho avuto a che fare con dei ginecologi durante la gravidanza mi sono chiesta che cosa queste persone avessero a che fare con me e lo stato interessante che stavo vivendo. Le visite ostetriche sono invece dei momenti speciali, degli spazi in cui ci si sente capite. ascoltate e valorizzate. Io racconto sempre come è andato il mio parto e come sia stata un’esperienza altamente positiva. La gente resta sempre un po’ basita, innanzitutto perché non è abituata a sentir raccontare il parto e in secondo luogo perché non è abituata a sentirne parlare come qualcosa di bello e non come un fatto da dimenticare. Le donne mi dicono sempre che sono stata coraggiosa, una mi ha detto addirittura che sono un macho perché ho partorito a casa!! Siamo veramente al limite del paradossale!Ma per me partorire a casa è stata una scelta di sicurezza non di eroismo. Sapevo che volevo che le parti più intime di me e il mio bambino venissero rispettate e salvaguardate da donne che che avrei scelto io, donne che conoscono un’arte antica e sanno stare al tuo fianco, che prima di toccarti chiedono il tuo permesso, donne che ti informano su quello che sta succedendo, donne che aspettano i tuoi tempi . La sicurezza me l’avete data voi con la vostra presenza. Di voi mi sono fidata e sapevo che non mi avreste mai messo in pericolo e che in ospedale ci saremmo andate solo se davvero ci fosse stata la necessità. Grazie per aver saputo accompagarmi nella gestione della scelta del parto a casa con Juan Luis, avete avuto davvero la lungimiranza e la sensibilità necessarie per farci trovare l’accordo.
Juan Luis ha cambiato la sua mentalità: dal pensare che il cesareo fosse una buona opzione del genere un taglietto e via, adesso racconta anche lui il parto, ha spiegato alle sue alunne (mie ex alunne) che cosa è un’ostetrica e ha detto loro che per immaginare il parto si devono immaginare di fare uno sforzo sportivo per 24 ore. Certo, io ho vissuto il parto come qualcosa di molto più profondo di una maratona, ma mi sembra molto bello e positivo che lui l’abbia visto così e che delle ragazzine adolescenti sentano parlare di un parto naturale. Purtroppo il parto a casa viene spesso considerato come una scelta folle o da frikkettoni estremi. Ma questo è perchè c’è troppa disinformazione sempre a discapito delle donne. Un luogo come l’ospedale dovrebbe servire per aiutare situazioni complicate non per complicare dei parti che molto probabilmente potrebbero andare diversamente. Qui a Lima non ho ancora conosciuto una mamma che abbia avuto un parto vaginale. Tutte hanno partorito con il cesareo. E la cosa peggiore è che tante pensano che fosse una scelta inevitabile, perchè si sono fidate ciecamente dell’autorità che il medico rappresenta. Tutto questo è molto brutto. Lo sapete meglio di me.
Insomma tutto questo è per dirvi grazie di cuore per essserci state e per avermi accompagnato in una fase così cruciale della mia vita con tanta grazia, saggezza e amore.
Anche se tutti conoscono Socrate e pochissimi Fenarete, io sono sempre più convinta che la maieutica del filosofo sia cosa piccola di fronte alla maieutica della levatrice!
Vi voglio bene
Un abbraccio
Susanna